Le origini
La pratica del massaggio sul neonato, in India affonda le sue radici in tempi antichissimi.
In molte culture il massaggio della puerpera, il massaggio neonatale, almeno nei primi mesi di vita è considerato di fondamentale importanza.
Chiamato SHANTALA, ha origine nella regione del Kerala (a sud dell’India), fa riferimento ai principi basilari della Medicina Ayurveda.
Come nasce questo massaggio
Eva Reich (1924-2008) cominciò ad applicare il massaggio bioenergetico dolce (detto anche ad “Ali di Farfalla”) sui neonati prematuri intorno agli anni ‘40 in un Ospedale di New York, per sciogliere l’originaria contrazione sulla base del trauma della nascita e ristabilire le funzioni vitali. Successivamente tenne seminari in Sud America,. Australia, Canada, Europa. Il contatto neonato-madre fin dai primi momenti è considerato la base della salute presente e futura. Questo equilibrio si può ottenere massaggiando con un tocco leggerissimo la pelle del bambino. Successivamente questo massaggio è stato insegnato alle madri anche in situazione di normalità dei loro piccoli.
In cosa consiste il massaggio neonatale
Il massaggio in sé consiste in un tocco lieve su tutta la pelle, con l’effetto di attivare armonicamente tutte le funzioni vitali e rinforzare il sistema immunitario. Esso non agisce sui muscoli, ma sulla pelle, provocando una sensazione gradevole di distensione e di calore, che corrisponde all’onda di respirazione, un’onda che diffonde una sensazione di benessere che pervade la madre e il suo bambino e si estende alle persone che lo osservano.
Il contatto dolce e delicato raggiunge gli strati più profondi del sé. Il MINIMO STIMOLO mette in moto un processo energetico che si sviluppa da sé e non va assolutamente interrotto. Con l’aiuto del metodo gentile, i blocchi si possono sciogliere e possono emergere emozioni e ricordi di un trauma del primo periodo di vita, che ora puo’ essere affrontato e curato.
Che cos’è il contatto bioenergetico?
Il contatto bioenergetico è l’elemento esperienziale ed emozionale più importante dell’interrelazione tra madre e bambino. Dal punto di vista bioenergetico il CONTATTO è lo scambio ritmico pulsatorio di tensione-carica e distensione-scarica. Quando l’energia tra i due partner fluisce e pulsa in un dialogo senza parole. La salute di entrambi si autoregola: “tu senti me e io sente te”. Il bambino sa stimolare la madre a rispondere ai proprio messaggi e si aspetta che lei li ascolti. La madre sente dentro di sé l’unica “risposta giusta” e gioisce del feedback che si crea con il bambino. Questo dialogo energetico, il cosiddetto “BONDING”, è il filo con il quale il bambino tesse il Sé nel mondo. Maggiore sarà stato il contatto amorevole (NUTRIMENTO) che il bambino ha ricevuto dalla madre tanto più la sua energia vitale scorrerà liberamente nel suo corpo.
E quanta più energia vitale scorrerà nel suo corpo tanto più il suo corpo e la sua psiche la manifesteranno in uno sviluppo armonioso.
In che modo il contatto attiva il processo bioenergetico?
Secondo A. Lowen le onde di eccitazione di un corpo mandano le loro vibrazioni nello spazio circostante e possono far vibrare altri corpi.
L’abilità delle madri di sentire ciò che succede ai loro dipende da questi tipo di connessione tra loro. Con il contatto attraverso la pulsazione bioenergetica auto espressiva, la madre sa di cosa ha bisogno il bambino.
A chi è rivolto?
➢ Per bambini nati con parto cesareo che non hanno ricevuto la forte stimolazione cutanea della nascita vaginale;
➢ Per bambini prematuri: gli effetti del massaggio risultano essere sorprendenti sul loro sviluppo;
➢ Per bambini adottati e per i loro genitori per favorire l’instaurarsi di un buon legame;
➢ Per bambini che non possono essere allattati, il massaggio può essere un nutrimento energetico importante;
➢ Per tutti i neonati;
➢ Per le madri durante la gravidanza e dopo il parto;
Contatto, bonding e attaccamento
Il neonato è programmato biologicamente per entrare in relazione con la madre. La natura dispone perfettamente tutto ciò che è necessario a questo contatto. L’attaccamento materno è un processo complesso che coinvolge tutte le componenti dell’essere umano ma soprattutto è un processo indispensabile per la sopravvivenza del cucciolo umano.
Il bonding è un legame che si instaura tra il corpo della madre e del bambino nel periodo prenatale e si consolida alla nascita fino al primo anno di vita. È un rapporto corporeo viscerale, simile a quello degli animali fatto di odori, suoni, gusto, tatto.
Effetti del massaggio sul bambino:
A LIVELLO FISIOLOGICO:
Aumento di peso, regolazione del ritmo sonno-veglia, migliora il sistema respiratorio, digestivo, circolatorio, previene o allevia i disturbi di adattamento, quali per esempio il meteorismo, coliche, irrequietezza generale.
A LIVELLO PSICOLOGICO:
Forte motivazione ad apprendere e d esplorare e a creare legami, meno sensibilità al rifiuto e allo stress.
A LIVELLO NEUROLOGICO:
Migliora le strutture del cervello.
Effetti del massaggio sulla madre in generale, esso è un aiuto efficace per la donna con problemi di stress e non solo:
DURANTE LA GRAVIDANZA: aiuta a contenere i dolori precoci, le ansie, per il nascituro o per il parto;
per sentire il tocco che farà anche lei al bimbo per identificarsi con il neonato;
sensibilità e contatto.
In un’ottica di prevenzione:
PER UN ATTACCAMENTO SICURO
Poiché l’attaccamento madre-neonato rappresenta un problema nella nostra società, il massaggio bioenergetico neonatale è un metodo di cui disponiamo per prevenire la malattia e favorire la relazione affettiva tra la madre e il bambino.
PER PATOLOGIE PERNITALI E PRENATALI
Il massaggio aiuta a sciogliere i blocchi energetici che vanno a formarsi nei primi mesi di vita a causa di nascite premature o traumi pre-post natali.
PER LA MADRE “Mothering the mother”
Offre un sostegno empatico alla madre. Il massaggio in grado di ridurre la paura e l’ansia legate alla nuova esperienza. Le future madri hanno solo bisogno di informazioni rassicuranti sul processo della nascita e di un contatto leggero e strutturato che potenzi l’attività pulsatoria vitale.
“Un bambino non può esistere da solo ma è essenzialmente parte di una relazione”